Terre racconta i viaggi intrapresi da Cristian Rota, dal 2014 al 2019, luoghi magici del mondo, scelti per l’incontro tra la natura e la fauna, dove gli animali possono essere liberi, dove bisogna entrare nel loro mondo per poterli vivere. La mostra è un percorso di 12 opere, le più iconiche tra i vari scatti realizzati durante queste esplorazioni. Dall’Alaska all’Islanda, da Hokkaido (Giappone) alla Patagonia, dalla Luisiana (Stati Uniti d’America) alle isole Svalbard (Norvegia). Gli incontri sono stupefacenti: il puma della Patagonia, il passaggio nel fiume Atchafalaya, la resistenza nel mar Glaciale Artico, gli orsi bruni (grizzly) in Alaska, la volpe rossa e la gru coronata ad Hokkaido e il bue muschiato in Norvegia.In tutti i suoi viaggi Rota ricerca lo stupore, non nella spettacolarizzazione, semmai nella natura, fonte prima del sublime. Le sue fotografie catturano attimi di quotidianità intrisi di un silenzio immenso. Per farlo si arma di una dote che ormai abbiamo perduto: la temperanza, infatti l’artista ha la capacità di aspettare, egli asseconda i ritmi naturali del nostro mondo e ne cogli l’attimo esatto, quello dove si esalta il cardine primo della forza vitale che ci circonda. Questo è possibile solo andando oltre, superando il primo sguardo e trasformando l’impressione momentanea in espressione di esperienze ed emozioni, rivelando il tono intimo e sommerso della “terra”.